Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Ennio Flaiano
È ufficialmente iniziato l’autunno. Non che io abbia nulla contro questa stagione eh, per carità. A dire il vero tutte le stagioni hanno il loro fascino e ne amo la diversità ma non ci sono dubbi sul fatto che l’estate sia, in modo assoluto e definitivo, la mia stagione del cuore.
In questi giorni di fine estate, quelli in cui durante il giorno il sole è ancora caldo ma al risveglio e alla sera inizia a fare un certo freschino e l’aria inizia improvvisamente ad avere un odore diverso, mi assale un sentimento di grande nostalgia, per quelle giornate lunghissime in cui è ancora giorno all’ora di cena, per le cene in terrazza, per l’abbronzatura e le domeniche in spiaggia, per gli aperitivi all’aperto, i sandali e i vestiti senza maniche. Per questa città meravigliosa che nel cuore dell’estate si svuota un po’ e viene restituita a chi, come me, aspetta agosto per godersela finalmente un po’, come se ci venisse in qualche modo restituita a noi cittadini, un po’ accaldata ma sempre incredibilmente affascinante.
Quindi si, mi posso classificare tra gli “irriducibili” dell’estate che potete trovare ancora in spiaggia in costume a metà ottobre, se le temperature lo consentono, che cercano di centellinare gli ultimi scampoli di questa stagione in ogni modo possibile, anche (e soprattutto) in tavola.
Il mio modo di oggi per non dover (ancora) salutare definitivamente questa estate è un classico della cucina romana: la pasta alla checca. Che io, molto modestamente e in maniera del tutto arbitraria, ho leggermente rivisitato in versione gnocchi, sostituendo la tradizionale mozzarella con la più golosa stracciatella.
Nella tradizione romana, infatti, la pasta alla checca (la cui origine non è ben chiara, probabilmente il nome deriva dalla sua inventrice, essendo Checca uno dei tradizionali diminutivi romani del nome Francesca) è una semplicissima pasta condita con un “sugo” a crudo di pomodori, basilico, mozzarella, olio sale e pepe. Nelle versioni più “ricercate” con l’aggiunta di una manciata di olive nere.
Personalmente, anche nella versione tradizionale, preferisco sempre unire il condimento a crudo con la pasta ancora calda appena scolata, in modo che la mozzarella si sciolga leggermente e i profumi del pomodoro e del basilico vengano esaltati dalla temperatura della pasta. Quindi il risultato finale più che una pasta fredda risulta essere una pasta tiepida.
Nella versione gnocchi la trovo, se possibile, ancora più golosa! Insomma.. provare per credere!
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GNOCCHI ALLA CHECCA CON STRACCIATELLA E OLIVE TAGGIASCHE
300 g di pomodori ciliegino o datterino maturi
600 g di gnocchetti di patate freschi
180 g di stracciatella freschissima
2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate al naturale
Olio extravergine d’oliva
Sale, pepe nero macinato al momento
Una decina di foglie di basilico fresco
In una terrina mettete i pomodorini lavati asciugati e tagliati in due on in quattro. Unite le foglie di basilico spezzettate grossolanamente con le mani e condite con olio, sale e pepe (non lesinate con l’olio, siate piuttosto generosi perché di fatto il condimento della pasta o degli gnocchi in questo caso è tutto lì).
Lasciate riposare per almeno 15-20 minuti a macerare, mescolando di tanto in tanto.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata.
Al momento cuocere gli gnocchi, unite circa la metà degli sfilacci di stracciatella e le olive ai pomodorini.
Fate cuocere gli gnocchi finché non vengono a galla e scolateli con una schiumarola direttamente nella ciotola con il condimento. Mescolate molto delicatamente per sciogliere la stracciatella e dividete gli gnocchi in 4 fondine.
Completate con la stracciatella rimasta e una leggera spolverata di pepe.