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  >  ISPIRAZIONI   >  Alla Biblioteca Centrale Nazionale alla scoperta di un piccolo tesoro

Passeggiare per la Biblioteca Centrale Nazionale a Castro Pretorio e ritrovarsi nel laboratorio di scrittura di Elsa Morante, “La stanza di Elsa” è lì davanti a me, uno spazio arredato con i mobili originari dell’abitazione di Via dell’Oca 27, donati dalla famiglia alla Biblioteca.

La ricostruzione dello studio della Morante è affascinante. Questa piccola ala della Biblioteca nasconde tesori della nostra letteratura ora in mostra (gratuitamente) per tutti. Entrate a fateci una passeggiata, dal grande ingresso della Biblioteca andate nell’ala di destra.

Lì vi aspetta  “900 in 8 tempi”, una piccola ma strepitosa esposizione dedicata a poeti e scrittori che hanno segnato il XX secolo: da D’Annunzio a Pirandello, da Ungaretti a Montale, da Pasolini a Calvino. Troverete da soli le vostre piccole chicche, io mi sono soffermata su questa lettera di Alberto Moravia al Premio Strega con la quale ritirava la sua candidatura al premio per indicare un giovane, poco noto che ha scritto un bel libro il giovane era Italo Calvino.  Sarebbe diventato di lì a breve uno dei più brillanti scrittori del ‘900 italiano.

moravia-roma

Veramente una ricca testimonianza di opere e documenti autografi, confesso di essermi emozionata leggendo la Pioggia nel pineto scritta da Gabriele D’Annunzio di suo pugno. Ne leggi le parole, ne interpreti il segno grafico. Ti sembra di tornare a scuola e dimentichi la fatica fatta per impararla a memoria..e la rileggi, come fosse la prima volta.

la-pioggia-nel-pineto

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell’aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode voce del mare.
Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.

GABRIELE D’ANNUNZIO

BIBLIOTECA CENTRALE NAZIONALE – Via Castro Pretorio 105, Roma
Aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.00 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30