Baselitz, Raysse. E sto. Poi, fatevi inondare dalla Biennale tutta e dalla Laguna. Girovagare, distrattamente attirati dalle centinaia di opere in mostra alla 56a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, senza la voglia di capire tutti i Perché, le Cose e i Come. Affidatevi all’intuizione del Bello: non serve una buona Biennale per andarci, basta un buon motivo.
Le 8 tele monumentali di Georg Baselitz che chiudono il percorso alle Corderie dell’Arsenale. 8 impiccati con la testa in giù, al solito, figure smagrite, con la pelle di velina. Il dolore, la consapevolezza, le caviglie rotte e la grammatica delle vene schizzano fuori dalle tele di Baselitz come la passione del Cristo Velato dal sudario scolpito dal Sanmartino, a Napoli, come il sangue che imperla la corona di spine sulle 4 crocifissioni cucite da Adel Abdessemed – Punta della Dogana 55a Biennale – con il filo spinato proveniente da Guantanamo.
Gli artisti ai critici, ma l’Arte arriva a tutti. Marlene Dumas, ai Giardini, resuscita una serie di piccoli teschi: sentenze inappellabili quanto una lastra.
A Palazzo Grassi c’è Martial Raysse: una sconosciuta che sussurra dalla tela e tu, la capisci! Rosso scarlatto, Blu elettrico, Verde arlecchino. Scene corali da Ultima Cena, santi e demoni, grigi di morte e vivi di luce, fuggiti dal Giudizio Universale sospeso nel Duomo di Orvieto. Gli occhi dipinti da Raysse ti seguono anche quando gli dai le spalle. Chi guarda Chi? E’ questa domanda, la risposta.
Cenate al Molino Stucky, alla Giudecca osservando San Marco davanti a voi con un piatto di cicchetti e un’ombra de vìn ma portatevi una matita. La pittura e sto. A Venezia.
La 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è aperta al pubblico fino a domenica 22 novembre. L’edizione 2015, curata dal nigeriano Okwui Enwezor, è intitolata All the World’s Futures. La Mostra è affiancata da 89 Partecipazioni nazionali e 5 paesi partecipano per la prima volta: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Il Padiglione Italia, all’Arsenale, è curato da Vincenzo Trione. 44 gli Eventi Collaterali ufficiali allestiti a Venezia.
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