In una favola meravigliosa di Lewis Carroll, una bambina chiedeva “Per quanto tempo è per sempre?” ed un coniglio rispondeva “A volte, solo un secondo”.
Spesso ciò che è fragile è al tempo stesso bellissimo. In Giappone il simbolo per eccellenza della fragilità ma, anche della rinascita e della bellezza della vita, è il fiore di ciliegio, il Sakura.
Nel pieno della sua fioritura, sprigiona tutto il suo splendore, per poi morire cadendo come una foglia d’autunno. È stato spesso paragonato alla cultura Samurai, secondo la quale si è disposti a lasciare la propria vita sul campo di guerra, in nome di purezza, lealtà, onestà e coraggio.
Il Sakura lascia il proprio ramo in un’immagine di fine ideale, di puro distacco dalla caducità della vita e di ciò che resta, non è il rimpianto di ciò che non esiste più, ma il magnifico ricordo di quello che è stato.
Cadono i fiori di ciliegio
Sugli specchi d’acqua della risaia
Stelle, al chiarore di una notte senza luna.
Haiku – Yosa Buson (1715-1783)
Se è vero ciò che diceva Stendhal, che “La bellezza è una promessa di felicità”, non perdete la fioritura dei Sakura e la cascata di petali bianchi prevista tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.
Al laghetto dell’EUR i ciliegi sono già in fiore, ma se volete vivere un’esperienza veramente unica vi consigliamo un luogo di una rara bellezza, a due passi da Roma, il Giardino della Landriana, progettato dal grande architetto paesaggista inglese Russel Page, alla Landriana è possibile immergersi nella perfetta atmosfera giapponese grazie ad una delle sue stanze più poetiche, il Giardino dei Meli, piantato con diverse varietà di ciliegi e meli da fiore.
Siate felici di immergervi in tanta bellezza e buon hanami a tutti!
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Passeggiata del Giappone al Laghetto dell’Eur
Giardini della Landriana, Via Campo di Carne 51 – Tor San Lorenzo (Ardea)
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